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Un investimento di quasi 15 milioni di euro per sviluppare nei prossimi anni il primo acceleratore lineare di protoni al mondo, che sarà prodotto dalla Newco Linear Beam srl, spin-off della Itel
Sono stati approvati dalla Regione Puglia investimenti per circa 10 milioni e mezzo di euro nella ricerca biomedicale. Due le imprese interessate: la Adler Ortho di Cormano, in provincia di Milano, e la Itel Telecomunicazioni di Ruvo di Puglia. Gli incentivi grazie ai quali hanno potuto presentare istanza sono i cosiddetti Pia, i Programmi integrati di agevolazione.
Le aziende
La società Adler Ortho, specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di protesi articolari e altri prodotti chirurgici in ambito ortopedico, avrà una sede nella zona artigianale Santa Caterina a Bari e si occuperà di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla creazione di nuovi processi produttivi delle protesi in lega di cobalto-cromo-molibdeno, per un investimento di 5.685.831 euro. L’obiettivo è raddoppiare i tempi di durata degli impianti.
La Itel, invece, già leader nella progettazione e installazione di apparecchiature di risonanza magnetica e di diagnostica per immagini, nonchè riferimento di istituzioni locali, enti pubblici e imprese private in 40 Paesi del mondo, studierà e svilupperà negli stabilimenti ruvesi tecnologie altamente innovative nell’ambito della strumentazione medicale dedicata alla diagnosi e alla radioterapia, per un investimento pari a 4.884.547 euro.
Il commento
«Quello biomedicale – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone – è un settore giovane in Puglia che negli ultimi anni, però, è cresciuto oltre le aspettative e oggi si presenta in forte espansione. Un tessuto prezioso di imprese, di piccole e medie dimensioni, specializzate nella ricerca ad alto contenuto tecnologico. La Regione ha lavorato sodo affinché questo accadesse: dalla nascita del distretto produttivo dedicato, al ruolo della formazione garantita dall’istituto meccatronico “Cuccovillo”, all’attrazione di investimenti esteri, agli incentivi dei Pia e dei Contratti di Programma. Oggi il biomedicale è una scommessa che la Puglia vuole vincere.
Pochi giorni fa l’Ue ci ha nominato “Reference site” per le politiche d’innovazione nel campo della salute e dell’invecchiamento attivo. Il riconoscimento consegnato dalla Commissione europea in occasione della seconda giornata del summit a Bruxelles sull’innovazione digitale ha premiato il “modello Puglia”. Un modello che mette in rete enti di ricerca, imprese, pubblica amministrazione e cittadini, e che vede nella salute dell’uomo e dell’ambiente, nella manifattura sostenibile, e nelle comunità digitali, creative e inclusive, i tre assi d’intervento delle politiche regionali dei prossimi dieci anni.
Insomma, la Puglia è certamente la terra del buon cibo, del mare caraibico, dei borghi tra i più belli al mondo, ma è anche la Puglia di quelle imprese coraggiose che innovano in settori strategici per il futuro come le tecnologie meccatroniche e robotiche», ha concluso l’assessore.
Le agevolazioni regionali concesse ammontano a oltre cinque milioni e mezzo di euro, di cui 2.950.124 alla Adler Ortho e 2.741.650 alla Itel. Si tratta dei primi due investimenti approvati nell’ambito dei Pia su un totale di 70 istanze pervenute dall’apertura del bando.